C'erano una volta gli e-reader da 9 pollici. Pochi e
tecnicamente obsoleti, sono usciti dai cataloghi. Il
formato 6" (circa 9x12 cm) si è affermato
definitivamente, anche grazie alla migliore qualità degli
schermi e-ink in tecnologia Pearl. L'illuminazione
frontale dello schermo ha portato la comodità di lettura
dei libri in formato elettronico un gradino più in alto
dei libri di carta (con il Kobo Glo e il Kindle
Paperwhite, dopo il poco convincente Nook Simple
Touch with GlowLight).
Serve un e-reader con uno schermo più grande? Per la
lettura delle opere senza illustrazioni o con semplici
figure, anche i lettori più accaniti sembrano soddisfatti
degli schermi da 6". In effetti, questa è più o
meno la dimensione del blocco di stampa nei libri di carta
in formato pocket. Per un veloce confronto, l'area di
stampa dei volumetti editi da Sellerio con le storie del
commissario Montalbano misura circa 8,5x13,5 cm e la
leggibilità è ottima (grazie anche alla grafica ben
studiata e alla buona qualità della stampa).
Ma evidentemente a qualcuno non basta. E Kobo presenta
il modello Aura HD, dotato di uno schermo da
6,8", naturalmente touch e illuminato. Un
aumento delle dimensioni pari al 13 per cento può
apparire poco significativo. Di fatto con queste
dimensioni (circa 10x14 cm) la larghezza dell'area utile
è addirittura maggiore di quella della stampa dei più
diffusi formati in brossura o rilegati.
Inoltre la risoluzione di 1440x1080 px, con 256 dpi
è ancora migliore di quella del Kobo Glo e del Kindle
Paperwhite: la qualità della lettura è dunque
assicurata, i nostri occhi ringrazieranno.
Unico dato negativo: le dimensioni dell'apparecchio
aumentano un bel po' (175.7 x 128.3 x 11.7 mm), perché la
cornice è piuttosto larga. Il Kobo Aura HD non appare
tascabile.
Per finire, il prezzo: quando sarà disponibile in
Italia (a fine mese) l'e-reader dovrebbe costare 169 euro
(è a 169 dollari negli USA). Ragionevole.
Ora si impongono alcune considerazioni. La prima è
che, con questa mossa, l'azienda canadese (ora di
proprietà giapponese) lancia un pesante guanto di sfida
alla concorrente Amazon. Significa che il mercato degli
ebook reader si muove, e se si muove vuol dire che la
diffusione degli ebook si consolida sempre di più.
Meno di un anno fa la politica di Amazon e dei suoi
concorrenti era volta alla diminuzione dei prezzi. Ora
vediamo che la competizione si focalizza sulle prestazioni
e sulla qualità. E' il segno chiaro di un mercato ormai
maturo, che si orienta sulle scelte del pubblico: per i
"lettori forti" ci sono e-reader sempre più
interessanti; per quelli occasionali, che forse non
trovano necessaria la spesa di un apparecchio dedicato, va
bene anche il tablet.
Ora devono evolversi gli editori, soprattutto in
Italia. Gli ebook possono diventare una fetta importante
del mercato; i ricavi possono compensare le difficoltà
che incontrano i libri tradizionali in questa
interminabile crisi economica.
Ma è necessario che gli ebook siano promossi con
decisione, anche con prezzi proporzionati. Non ha senso
vendere un libro di carta a 12 euro e il corrispondente
ebook (il cui costo di produzione è vicino allo zero) a
10 euro. Vuol dire, fra l'altro, incoraggiare la
pirateria, per nulla ostacolata dai sempre più ridicoli
sistemi di protezione.
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