I prezzi dei reader scendono, in qualche caso non di
poco. Nel mercato dei prodotti elettronici è normale. Ma
in questo settore certi "sconti" possono essere
significativi per capire l'evoluzione del mercato.
Facciamo un salto indietro di poco più di un anno. Il mercato degli e-book reader in
Italia nel maggio del 2012 vedeva in primo piano i
reader da 99 euro , con in testa il Kindle (99 dollari
negli USA), che costituiva come il punto di riferimento
per i compratori e per la concorrenza. In effetti il rapporto
prezzo/prestazioni sembrava ottimale, perché era
inferiore alla "soglia psicologica" dei 100 euro
e le caratteristiche erano adeguate all'uso.
Ma era solo l'inizio. Poi è arrivato il Kindle Touch, a
129 euro, seguito dal concorrente Kobo Touch (adottato da
Mondadori), allo stesso prezzo. Il Kindle base scendeva a
79 euro.
Neanche il tempo di pensare all'acquisto, ed ecco a 129
euro i primi
apparecchi Kobo e Kindle con lo schermo illuminato: una vera
svolta. Il Kindle Touch scendeva a 99 euro, il modello
base a 79 (ora negli USA è a 69 dollari).
Oggi siamo di fronte a una probabile nuova evoluzione
del mercato. Il primo dato da considerare è la scomparsa
del Kindle Touch: oggi il catalogo Amazon comprende solo
il modello base, sempre a 79 euro, e il Paperwhite sempre
a 129 (189 la versione 3G). Perché uccidere così presto
il Touch?
Probabilmente la spiegazione è sul sito del Kobo, dove
si trova il modello Touch a soli 69 euro: dieci meno del
Kindle non-touch. E' un prezzo molto basso, impensabile
solo un anno fa. Probabilmente è il primo avviso di
una nuova evoluzione del mercato. Ma non solo.
Infatti è possibile che la forte riduzione del prezzo del
Kobo Touch sia dovuta alla necessità di smaltire le
giacenze, in vista di un nuovo modello. Ma anche l'uscita
dal catalogo del Kindle Touch può essere legata al lancio
imminente di qualche novità.
Anche perché è certo che Amazon non starà a
guardare. La politica della casa è sempre stata quella
del prezzo più basso possibile, accompagnato dal miglior
servizio al cliente: il colpo del ribasso del Kobo Touch
non può restare senza una risposta forte.
Come al solito, la concorrenza si risolve in un
vantaggio per i consumatori. I prezzi degli apparecchi
scendono, le prestazioni migliorano e l'acquisto diventa
sempre più conveniente.
Ma in Italia resta il problema del prezzo degli ebook.
Sono ancora troppo cari per le tasche, e soprattutto per
le aspettative, dei nostri compratori. Non ha senso
abbassare il prezzo degli apparecchi e mantenere alto
quello dei libri.
E' ormai chiaro che per il lettore italiano il prezzo
"giusto" di un ebook è intorno ai 5 euro o poco
più. Una cifra che in ogni caso è più che sufficiente
ad assicurare un adeguato ritorno all'editore e una quota
diritti dignitosa all'autore.
Fino a quando il prezzo di un ebook sarà solo del
venti per cento più basso di quello dell'edizione in
brossura, non ci sarà la fondamentale molla economica a
stimolarne l'acquisto.
Ma forse, alla fine dei conti, è questo che gli editori
vogliono: tenere in vita oltre ogni ragionevole limite, un
prodotto obsoleto come il libro cartaceo "di
consumo", ridotto in molti casi a una qualità
editoriale deplorevole.
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