Molti lettori del primo libro, "Il colonnello Rey, suppongo",
aspettavano una nuova
storia dell'agente del controspionaggio elettronico. Eccola. "Un
doppio enigma, colonnello Rey" è anche una pistola puntata contro il
protagonista...
Ambienti e personaggi sono noti a chi ha letto il primo libro.
C'è il Reparto E del
controspionaggio, con l'impassibile tenente colonnello Carlo Alberto Rey, il capitano Ricci e il tenente Fineschi
(e il
misterioso generale Giuseppe Verdi); c'è la società ALFA -CABALE, con suoi soci. E c'è
una figura nuova, una donna: il sostituto procuratore della Repubblica Rosaria Corbino,
magistrato di grande competenza in campo informatico.
Sono partito da un impianto classico, il delitto nella camera chiusa, per
costruire una storia a metà strada tra il giallo e la spy-story. Ma il filo
conduttore è quello delle indagini informatiche, come nel primo libro. E anche in questa
avventura c'è qualche elemento non del tutto inventato, per
disegnare un intreccio realistico. Ho interrogato persone competenti per verificare
la credibilità di ogni passaggio, nelle applicazioni della
tecnologia, nelle tecniche investigative e negli aspetti giuridici.
Questi ultimi sono importanti, perché nella storia il tenente colonnello Rey non è solo l'agente dei
"servizi", ma deve svolgere anche il ruolo di ufficiale di polizia
giudiziaria, seguendo le direttive del pubblico ministero. Direttive che non
sempre condivide.
Dunque il nostro tenente colonnello, strappato all'ultimo istante a un'agognata
vacanza di coppia, deve indagare su un
doppio mistero. C'è stato un omicidio all'ALFA-CABALE, nell'area di massima
sicurezza, e dal computer della vittima è sparito un hard-disk
che potrebbe contenere informazioni
sensibili, forse pericolose per la sicurezza nazionale.
Come ha fatto l'assassino a entrare e uscire
dall'area rossa, superando barriere elettroniche che sembrano inviolabili? Che
fine ha fatto e che cosa c'era nell'hard disk?
Anche i soci della ALFA-CABALE interrogano le memorie dei sistemi
informatici, per
snidare l'assassino e ricostruire il disco scomparso. E devono sciogliere un
terzo mistero, del quale Rey non sospetta neanche l'esistenza: ritrovare e mettere al
sicuro il codice di un virus devastante, il "software fine-di-mondo".
Il titolo e l'illustrazione in copertina richiamano il recente film The Imitation Game, che
racconta come Alan Turing riuscì a decrittare i messaggi della macchina
cifrante tedesca.
Ma nel "doppio enigma" il richiamo a Turing è in un angolo della memoria di uno dei protagonisti...
La storia
Le prime pagine del
romanzo
Le recensioni
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