Sugli ebook e
sugli ebook reader si leggono tante sciocchezze, come accade
spesso quando la stampa non specializzata si occupa di
tecnologie. Il servizio su Repubblica del 2 novembre scorso è
un capolavoro del genere.
L'ebook è una novità che interessa tutti quelli che
leggono libri. Non occorre essere esperti di tecnologie:
l'uso di un ebook reader è facile come quello del
telecomando del televisore. Forse ancora più facile.
Anche per questo gli apparecchi per leggere i libri
elettronici si stanno diffondendo rapidamente e gli
editori si muovono per non farsi sfuggire di mano il
mercato.
E' un argomento di attualità, che l'informazione
"generalista" non può ignorare. Infatti di
ebook e di e-reader si parla e si scrive dovunque. Spesso
a sproposito.
Ora lo sciocchezzaio sta raggiungendo dimensioni
preoccupanti, perché può generare confusione nei
lettori che cercano di capire qualcosa di questa e altre
novità.
E' una vecchia
storia: i giornalisti specializzati, o solo competenti,
sono malvisti nelle redazioni. Insopportabili saccenti,
rompiballe. Il "vero" giornalista è capace di
trattare qualsiasi argomento, no? In ogni caso c'è sempre
in giro qualche precario al quale affidare la vile materia
delle tecnologie. Magari a due euro al pezzo.
Il risultato sono i "servizi" come quello
pubblicato il 2 novembre scorso su Repubblica.it,
intitolato Ebook reader per leggere digitale - Ecco
come scegliere il più adatto. Un testo non firmato,
che fa una confusione incredibile tra i modelli e ignora
del tutto i
due elementi decisivi per la scelta di un reader: lo
standard del formato dei testi e i servizi on line per l'acquisto
e la gestione dei libri (una caratteristica per tutte: la
sincronizzazione della lettura tra diversi dispositivi).
Dall'articolo si può passare a quatto modelli "in esame",
con altrettante fotografie e didascalie che contengono un'impressionante
collezione di inesattezze.
Si incomincia con il Kindle:
Il classico dei classici è il Kindle di Amazon,
disponibile in due versioni, una con schermo non touch e
il Kindle Papwerwhite, che sostituisce ai comandi fisici
un controllo a sfioramento su uno schermo retroilluminato
per leggere al buio.
Bastano pochi secondi per verificare sul sito di Amazon
che le versioni proposte in Italia sono quattro e che per
il Paperwhite la consegna è prevista a febbraio
2013, se lo ordini ora. Ma il suo schermo non è "retroilluminato":
la caratteristica essenziale dei nuovi reader è proprio
l'illuminazione frontale della pagina.
Si passa al Kobo, lanciato in Italia pochi giorni fa da
Mondadori:
Kobo è il reader di Mondadori, disponibile in tre
versioni, Koboglo, Kobotouch e Kobomini... Lo schermo è
di livello, basato sulla tecnologia a inchiostro
elettronico Pearl. La versione base (Mini) è wifi (79
euro), la Glo è retroilluminata (129 euro) e la Touch
riunisce tutte le caratteristiche nel prodotto top di
gamma (99 euro), tranne la retroilluminazione. Da notare
come il Kobo non sia legato a nessun negozio di libri
elettronici e possa accedere a un catalogo di un milione
di libri gratis, e la compatibilità con molteplici
formati di documento.
Tutto sbagliato. Il Kobo Mini non è la versione base, non ha lo
schermo in tecnologia Pearl e non è il solo wi-fi.
E' semplicemente un lettore più piccolo degli altri,
poiché ha lo schermo da 5". Per completezza di
informazione, si dovrebbe dire che costa come il Kindle
base, che però ha lo schermo da 6". Che il Kobo non
sia legato a nessun negozio di libri è inesatto: come
tutti i reader per lo standard ePub ha un negozio
"preferenziale" e in più un sistema di
protezione particolare (kepub). I libri gratis sono
a disposizione di qualsiasi reader, non costituiscono una
particolarità del Kobo. Infine anche il Glo non
è "retroilluminato", come il Kindle Paperwhite.
Terza foto, terza didascalia. Ora tocca al Biblet di
IBS:
Biblet è il reader di Telecom Italia, che può
accedere al negozio Cubostore ma anche ad altri. Costa 99
euro, è più ingombrante del Kindle base ma ha il
touchscreen e la tastiera, e può essere utilizzato per la
lettura degli audiolibri grazie a un dispositivo sonoro
integrato. Per le caratteristiche, il prezzo è
proporzionato.
Peccato che il negozio a cui è collegato il Biblet si
chiami Cubolibri, che anche altri reader possano
(in teoria, come il Biblet) accedere a negozi diversi e
che il "dispositivo sonoro" sia un lettore di
musica in formato MP3 e altri.
La carrellata si conclude con il Leggo di IBS:
Tre versioni anche per il Leggo di IBS, da 99, 149 e
199 euro. L'offerta è simile a quella di Amazon per il
modello che incorpora la connettività 3G, gratis su rete
Tim. Il display offre 16 livelli
di grigio ed è disponibile anche una versione touch,
esiste una funzione per la lettura in vivavoce dei libri e
la riproduzione di MP3 integrato. La memoria può essere
espansa con schede Micro SD, e il lettore dispone di
collegamenti USB e Bluetooth. Anche qui apertura a
tutti i formati e supporto della tecnologia Epub, per
mantenere lo stile delle pubblicazioni originali.
Prima lacuna: non si dice che il modello da 199 euro ha lo schermo da
9", importante motivo per la scelta, dal momento che
il Kindle DX non è più in vendita. Poi non c'è un solo modello touch, ma tutti e tre funzionano
con l'apposito stilo. Che è anche la caratteristica più
importante del Leggo, perché consente di scrivere a mano
e prendere appunti sullo schermo. Insomma, mancano proprio
le informazioni che possono orientare la scelta su questo
apparecchio.
Formidabile la descrizione della "tecnologia Epub,
per mantenere lo stile delle pubblicazioni
originali". Si tratta invece del formato di
rappresentazione dei testi digitali ed è comune a tutti
gli ebook reader attuali, con l'eccezione del Kindle.
A questo punto mettiamoci nei panni di una persona che
non sa nulla di ebook e legge l'articolo sull'autorevole
quotidiano. Che cosa capisce?
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