A gennaio esordirà la Società Editrice Milanese di Riccardo Cavallero, fino
a due anni fa direttore generale di Mondadori. Si chiude un cerchio che ha visto
la nascita di Mondazzoli, della Nave di Teseo, di un nuovo salone a Milano
(mentre quello di Torino cambia faccia).
Partiamo proprio da qui, perché c'è una notizia che ha l'aria di uno
scherzo. Riferisce La Stampa del 4 novembre di un post sul profilo Facebook di
Nicola Gallino, responsabile della comunicazione del Salone internazionale
del libro di Torino: «Salone a tariffe iperscontate. Stand base a soli 1000 euro. Live
Internazionale del Libro: in acronimo Lidl» (il post originale è stato cancellato, o
non è visibile a chi non è "amico" di Gallino).
Lidl, il noto discount? O un mercato di paese? Venghino siori, venghino! Mi voglio rovinare, uno stand a mille euro!
Comunque gli "sconti" sono veri. Ma promuovere la manifestazione
puntando sugli sconti per gli espositori non sembra la scelta migliore. Sarebbe
più opportuno parlare dei punti di forza editoriali e
culturali di un rinnovato Salone del libro.
Intanto a Milano scalda i motori Tempo di Libri, la manifestazione
"alternativa" al salone torinese. E Milano è anche nel marchio della
nova casa editrice fondata da Riccardo Cavallero, Società editrice Milanese
(SEM). Esordirà a gennaio 2017, a due anni esatti dall'uscita di
Cavallero da Mondadori. Due anni che hanno registrato molti cambiamenti
importanti nel panorama editoriale italiano.
Rileggiamo in sequenza i fatti più significativi.
1. Gennaio 2015. Riccardo Cavallero, direttore generale Libri Trade del Gruppo
Mondadori e amministratore delegato di Einaudi, lascia la casa di Segrate.
Letta col senno di poi, l'uscita potrebbe essere stata motivata dal progetto in
gestazione.
2. Febbraio 2015. Se ne parlava da mesi, ma adesso è ufficiale: Mondadori vuole
acquistare RCS Libri dal Gruppo Rizzoli. Scoppiano le polemiche, perché
nascerebbe una concentrazione troppo forte per il mercato italiano.
Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini è contrario, Umberto Eco è
furioso e capeggia la rivolta di un nutrito gruppo di scrittori contro "Mondazzoli"
(vedi l'appello
sul Corriere della sera del 21 febbraio).
3. Ottobre 2015. L'accordo è formalizzato. Per le dimensioni dell'operazione
dovrà passare sotto la lente dell'Autorità garante della concorrenza e del
mercato, l'Antitrust italiana. Si prevede che sarà imposta la cessione delle
partecipazioni in alcune delle case editrici ora controllate dai due gruppi.
4. Ottobre 2015. Roberto Calasso anticipa l'Antitrust e riacquista da RCS
il controllo di Adelphi.
5. Novembre 2015. In polemica con la fusione Mondadori-Rizzoli, Elisabetta
Sgarbi lascia Bompiani (Rizzoli) e fonda La Nave di Teseo, con Umberto
Eco e altri autori della casa fondata da Valentino Bompiani nel 1929.
6. Febbraio 2016. Il presidente dell'Associazione Italiana Editori (AIE)
Federico Motta si dimette dal consiglio di amministrazione della
Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (il "padrone" del Salone di Torino).
7. Marzo 2016. L'Antitrust dà via libera all'operazione Mondadori-Rizzoli. Ma
pone diverse condizioni, prima di tutte la vendita delle partecipazioni in
Bompiani e Marsilio
8. Luglio 2016. L'AIE esce dal Salone del Libro di Torino e annuncia che farà
una sua manifestazione a Milano. Polemiche. Scoppia un'accesa baruffa tra Milano e Torino.
Diversi piccoli e medi editori escono dall'AIE. Si avanza la prospettiva di un salone
"condiviso" tra le due città.
9. Settembre 2016. Non si trova un accordo per l'evento in comune: Milano avrà
il suo salone.
Il Gruppo Giunti acquisisce Bompiani.
10. Novembre 2016.
Riccardo Cavallero annuncia che la nascente Società Editrice Milanese
sarà sul mercato a gennaio 2017.
Decolla il salone milanese: si chiamerà Tempo di Libri e si svolgerà
dal 19 al 23 aprile 2017.
Così il cerchio si chiude. Adesso il quadro generale sembra chiaro: una
fiera a Torino, una a Milano e una nuova mappa dell'editoria italiana, che
riassumeremo tra poco. Ma prima ci si dovrebbe porre qualche domanda: sono utili
due grandi manifestazioni a un mese di distanza? Ma, soprattutto, a che servono le fiere dei libri?
Una risposta si trova nel Rapporto sullo stato dell'editoria
in Italia 2016, di Antonio Lolli e Giovanni Peresson, pubblicato dall'AIE:
Fiere, Saloni, feste, settimane e mesi
dedicati alla lettura, notti e letture pubbliche (con i relativi investimenti
pubblici da parte delle amministrazioni centrali e locali) hanno inciso ben
poco. Non sono servite nel decennio scorso, oltretutto in una situazione
espansiva, a trasformare i "prefissi telefonici" di crescita in valori
più solidi (tra 1995 e 2010 la crescita media annua era stata del +0,9%); non
sono servite dal 2010 in poi, né a mantenere i risultati precedenti, né a
rendere meno marcato il tracollo.
Infine un riassunto dell'attuale panorama italiano, dopo i cambiamenti di
questi due anni:
Il Gruppo Mondadori è sempre più forte e controlla, oltre a Rizzoli, Giulio
Einaudi Editore e altri (Piemme, Electa, Fabbri, Frassinelli...).
Bompiani è nel Gruppo Giunti, secondo per dimensioni in Italia.
Marsilio è ritornata nelle mani del suo fondatore Cesare De Michelis.
Anche Roberto Calasso è proprietario al 100% della "sua" Adelphi.
I riflettori si accendono su due nuove case editrici: La Nave di Teseo
di Elisabetta Sgarbi e SEM di Riccardo Cavallero. La prima, a un anno
dalla nascita, presenta già un nutrito catalogo di buoni autori e buoni libri; la
seconda è ai nastri di partenza, ma promette bene: produrrà l'audiolibro e
l'ebook insieme al libro stampato. I curricula dei fondatori delle due
nuove case sembrano una garanzia di opere di buon livello.
Perché alla fine è questo che ci interessa: la qualità dei libri. I grandi
numeri di vendite fatti di testi sulla psicologia del gatto certosino, le memorie di attori
e calciatori, i romanzi (apocrifi?) di personaggi televisivi sono "mercato
editoriale", non letteratura.
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