Nate
Silver, Il segnale e il rumore. Arte e
scienza della previsione,
Fandango Libri
Librone di Nate Silver,
diventato famoso azzeccando la previsione su
tutti gli stati americani nella seconda
elezione di Obama - il sottotitolo italiano
"arte e scienza della previsione"
è inutilmente più serioso di quello
originale "why so many predictions fail
- but some don't".
Silver è un tipo strano:
molto giovane lascia un lavoro in una
società di consulenza per occuparsi delle
scommesse sul baseball, si dedica al poker
semi-professionale e infine approda alla
politica dove viene considerato un mago per
la sua capacità appunto di distinguere il
segnale dal rumore - nel libro la difficile
arte della previsione viene analizzata in
molti diversi campi, a partire da una
analisi spietata della incapacità di
prevedere la crisi finanziaria da parte
delle famose agenzie di rating (Moody's e
soci).
Il criminale
comportamento delle agenzie di rating viene
spiegato in termini semplici rendendo
evidente che la crisi poteva essere evitata,
ma chi poteva prevederla non lo ha fatto e
non ne aveva la convenienza: la crisi stessa
ha portato immensi guadagni proprio alle
agenzie "complici" della crisi
stessa - seguono capitoli dedicati al gioco
del poker (nella variante Texas hold'em
simile all'italiana teresina o telesina -
derivata da tennessee), al gioco in borsa,
alle previsioni sul futuro del clima e allo
studio del terrorismo.
Costanti i riferimenti
nel libro alla statistica (Bayes su tutti) e
alla teoria dei giochi, però solo accennata
- l'autore ogni tanto si perde nei dettagli
e negli aforismi, ma il libro resta
interessante per chiunque si occupi di
analisi dei dati e della difficile arte di
trovare un significato o un senso nella
grandi moli di dati oggi disponibili.
Inaccettabili alcuni
errori sui numeri: in un libro di questo
tipo servirebbe un'attenzione speciale
almeno sugli zeri! Un esempio: "Le
attuali previsioni dell’IPCC prevedono che
le temperature potrebbero incrementare di 2°C per ogni decennio o se preferite di 0,02°C all’anno"
Pubblicato su Il blog di Carlo
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