Come sta l'ebook in Italia? Bene, grazie. Anzi benissimo,
considerando il contesto di un Paese dove si legge poco,
anzi pochissimo. Ma le tabelle dall'Associazione italiana
degli editori non dicono tutta la verità.
Si è chiusa da pochi giorni a Milano la sesta edizione di
Editech,
manifestazione per gli addetti ai lavori dell'editoria
elettronica, organizzata dall'Associazione Italiana
Editori (AIE).
Il bilancio più interessante, in questi casi, è quello
dei numeri. Che incominciamo a vedere subito, partendo dal
comunicato stampa della
manifestazione.
- I titoli disponibili in ebook (oggi sono 60.598,
l’8,3% dei titoli in commercio), prodotti da circa 2mila
editori. Raddoppiano in poco meno di sei mesi, perché rappresentavano
a dicembre l’1,8% del mercato trade del libro, in
crescita dell’89% sull’anno precedente. Oggi il 44,6%
delle novità italiane sono pubblicate anche in versione
digitale.
- I numeri sono in crescita sia per la lettura (+45,5% i
lettori in digitale sull’anno precedente) che per
l’acquisto (+63,1% rispetto al 2011). L’ebook in
Italia è ancora preferito dagli uomini: il 61,5% legge
almeno un ebook (mentre il 48,3% legge un libro di carta).
- Molto diversa la situazione Oltreoceano: il
mercato degli ebook nel 2012 risultava in crescita del
44,2%, con un’impennata per il settore ragazzi del 117%,
tanto da avvicinarsi ai risultati della non fiction. Per
un confronto, il mercato complessivo della fiction
americana pesa “solo” 4 volte in più del settore
ebook per ragazzi. E l’acquirente tipico di ebook in
America è donna.
- Più interessante per noi è la situazione in Francia.
Dai dati dell’Associazione editori francesi emerge che
sono triplicati i lettori di ebook in Francia
nell’ultimo anno e oggi costituiscono il 15% dei
francesi (in Italia siamo al 3,1%). Sono forti lettori,
per il 69% hanno letto un libro di carta nell’ultimo
mese. E il 42% dei lettori in digitale ha un tablet (un
dato simile è nel nostro Paese: in Italia la crescita di
tablet rispetto al 2010 è stata del 379% in due anni).
- Il 27% legge persino di più da quando legge in
digitale.
Quest'ultimo dato è riferito all'Italia? Nel
comunicato non è specificato, ma certamente vale, in
linea di massima, anche per noi. La maggiore facilità di
acquisto e il prezzo più basso invogliano alla lettura.
L'esperienza di tanti lettori di ebook lo conferma.
Tutto questo significa che l'ebook sta prendendo piede
anche in Italia e costituisce un forte stimolo anche per
un popolo di non-lettori come noi. La previsione di un
"pareggio" tra carta e digitale nel giro di
alcuni anni è sempre più realistica (vedi America, il libri elettronici nella
corsia di sorpasso). Lascia immaginare uno scenario futuro
in cui i libri "di parole" saranno pubblicati
più in formato elettronico che cartaceo. Mentre la carta
resterà molto più a lungo il supporto di elezione per
le opere illustrate e quelle di maggior pregio.
E il self-publishing? Per questo settore troviamo
qualche notizia sul sito di Simplicissimus Book Farm (che cita
dati AIE non pubblicati sul sito dell'associazione):
- Al 20 giugno 2013 sono 3.500 gli ebook
autopubblicati in commercio, corrispondenti al 5% di tutti
i libri digitali in vendita, con un aumento del 94%
rispetto al 2012.
Di questi 3.500 titoli self-published, 1.800 sono
pubblicati da Narcissus.me, la piattaforma di
autopubblicazione di Simplicissimus Book Farm.
Fin qui le nude cifre, che indicano un quadro
confortante, migliore di quanto supponevamo. Ma certamente
parziale, perché in questi numeri non sono compresi
quelli di Amazon, che è l'operatore più importante. Vale
dunque la pena di approfondire l'analisi e cercare qualche
elemento in più, "dentro" o "dietro"
i numeri ufficiali.
I dati più significativi dell'ufficio studi dell'AIE
sono riassunti nel documento "Dentro all'ebook". Partiamo
dalla fine, leggendo qualche numero dell'ultimo grafico, che
illustra la situazione in altri paesi. C'è una serie di
informazioni che confermano quanto già si poteva intuire.
Per esempio, le dimensioni dei mercati USA e UK, che
fanno parte insieme dell'immenso pubblico di lingua
inglese. Al confronto le cifre di Germania, Francia ,
Spagna e Italia sono modeste, con l'Italia all'ultimo
posto (ma si sapeva).
A parte l'impossibilità di paragonare dati diversi,
come quelli dell'ultima riga della tabella, saltano all'occhio due
incongruenze: per gli USA c'è solo il numero di titoli
pubblicati da Amazon; per il Regno Unito il sistema non è
specificato, come per Francia, Spagna e Italia.
Invece per la Germania si distingue tra ePub e PDF.
Insomma, i dati non sono paragonabili tra loro.
In ogni caso è evidente che si tratta di cifre parziali, dal momento
che per gli USA manca il numero, certamente significativo, delle opere
in ePub, mentre per gli altri non ci sono, con ogni
probabilità, i numeri di Amazon.
Per confonderci meglio le idee, andiamo a vedere la tabella
precedente, "Stima del mercato ebook in Italia".
C'è una piacevole sorpresa: alla fine del 2012 il settore
rappresentava l'1,8 per cento del mercato "trade".
Il mercato trade, secondo Nielsen, è quello della
grande distribuzione. Siccome gli ebook si vendono solo on
line, dobbiamo intendere questa definizione nel senso
delle grandi librerie on line (IBS, lafeltrinelli,
inMondadori ecc.). Questo significa che il dato dell'1,8
per cento potrebbe essere vicino al totale effettivo delle
vendite di ebook.
Ma, attenzione: alla fine c'è scritto che i dati non
comprendono quelli del "principale operatore di
mercato in questo settore" (leggi: Amazon), che non
comunica i numeri delle sue vendite. La quota di Amazon è
stimata "a seconda delle valutazioni degli operatori
- tra l’1,8% e il 2,1% del mercato trade". Cioè
uguale o superiore a quella degli altri principali negozi
on line.
Quindi, sommando i due dati, si evince che gli ebook
dovrebbero costituire tra il 3,6 e il 3,9 per cento del mercato on
line. Ora sorgono alcuni dubbi. Il primo è se siano
comprese le vendite delle piattaforme che vendono solo ebook, come
Bookrepublic e Simplicissimus. I loro numeri, peraltro sconosciuti, devono essere
aggiunti a quelli indicati nel rapporto?
Secondo dubbio: su quali basi sono formulate le stime
delle vendite di Amazon? La curiosità è legittima,
perché la tabella "Formati ebook" non comprende
i formati AZW, che sono i più comuni nel Kindle Store.
Gli editori dovrebbero conoscere bene il rapporto tra le
vendite di ePub e quelle dei formati Kindle, perché la
maggior parte degli ebook sono pubblicati nei due standard
e i rapporti di Amazon sono frequenti e dettagliati.
Il dato "confidenziale" che si ricava dalle
conversazioni con gli addetti ai lavori è che la
vendita di ebook su Amazon sarebbe molto, molto più
alta di quella di tutti gli altri negozi on line messi
insieme. Qui posso indicare un dato di cui sono
personalmente certo: per ogni copia di "Libri
Liquidi", che Simplicissimus distribuisce in formato ePub a
tutte le piattaforme, si vendono quasi cinque copie in
formato mobi su Amazon. Se questo dato avesse valenza generale,
molti dei numeri comunicati dall'AIE andrebbero
moltiplicati per cinque!
Però ho anche un dato diverso: per "Gli
audiovisivi nella comunicazione d'impresa", che può
essere scaricato gratis direttamente da questo sito e non
è distribuito dalle piattaforme commerciali, le copie in
formato mobi sono circa l'80 per cento di quelle in
formato ePub.
L'analisi di questi dati potrebbe essere interessante, ma
non è questa la sede per farla.
Terzo dubbio. Appurato che gli ebook costituiscono
almeno il 3,6 per cento del mercato trade, qual è il loro
peso nella vendita complessiva di libri in Italia? La
risposta dipende dal peso del mercato on line sul mercato complessivo dei
libri.
Ci può aiutare il grafico n. 18 di un altro documento pubblicato dall'AIE, su dati
Nielsen,
"Il mercato dei libri in Italia" Dove si legge
che nel 2013 l'on line pesa per il 6,3 sul totale. Come al
solito, non ci sono i dati di Amazon, che potrebbero
ragionevolmente far raddoppiare la cifra. Ma anche in
questo caso le vendite di ebook sarebbero il 3,6 per cento
del 12,6: meno dello 0,5 per cento. E questo è un dato
certamente troppo basso.
Si può concludere che il
mercato degli ebook cresce a vista d'occhio, ma non si
riesce a capire quanto valga in termini di copie e di
percentuali, per fatturato e per numero di titoli.
Comunque sembra che ci siano buoni motivi per essere
allegri.
|