Gli editori non lo vogliono dire ad alta voce, forse si vergognano. Ma i
numeri parlano chiaro: nel 2012 gli ebook hanno incominciato a generare
fatturati significativi. Quest'anno il settore crescerà con percentuali a
tre cifre.
Anche questa è fatta. L'edizione 2013 del Salone del
libro passa alla storia. Cinque giorni di bolgia, una
pazzesca fabbrica di chiacchiere da cui ciascuno può
scegliere quelle che preferisce.
Naturalmente ci sono andato per capire a che punto è lo
sviluppo dei nuovi modi di leggere, di come il libro possa
evitare di perdere lettori e, soprattutto, di trovarne di
nuovi. Visto che in Italia, come da sempre ripetono le
statistiche, sono pochini. Infatti i soliti dati Nielsen per l'Associazione
italiana editori (AIE) hanno descritto il solito quadro,
sempre più deprimente. Con un paio di deplorevoli lacune:
nella presentazione Il
mercato del libro in Italia - Dinamiche e approfondimenti
gli ebook non sono nemmeno citati e i dati delle vendite
per il canale on line escludono, esplicitamente, i
dati di Amazon, che è lecito considerare il più
importante operatore del settore.
E' vero che Amazon mantiene il segreto sulle cifre
delle vendite di libri di carta e di ebook. Ma è anche
vero che gli editori queste cifre le conoscono fino
all'ultima copia, ciascuno per i suoi libri, perché la
ditta di Jeff Bezos è molto efficiente nei report e nel
pagamento dei diritti. E tutti, o quasi, gli editori
italiani vendono anche attraverso Amazon. Dunque sarebbe
facile tirare le somme e scoprire quanti libri di carta, e
soprattutto ebook, si vendono in Italia attraverso Amazon.
Cambierebbero le statistiche, e non di poco.
Infatti l'esperienza di chi vende ebook sia su Amazon
sia sui canali "nazionali" parla chiaro: per
ogni copia venduta in formato .epub (quindi dagli store
non-Amazon), se ne vendono quattro o cinque in formato
.mobi o .AZW (che passano quasi esclusivamente per
Amazon). Ma per gli editori italiani - e non solo - Amazon
è il grande nemico, da non citare nemmeno. Fatto
piuttosto strano, considerando che genera un fatturato
significativo.
Già, il fatturato. Proprio analizzando i numeri del
2012, qualcuno si è accorto che gli ebook hanno raggiunto
quote significative (ascoltate l'intervista di Radio Libri
a Jacopo De Michelis di Marsilio).
A microfono spento, diversi editori "confessano"
che il fatturato dei libri elettronici ha raggiunto il 4 o
anche il 5 per cento del totale, con la previsione di
arrivare al 20 per cento intorno al 2015. I distributori
specializzati, come Bookrepublic o Simplicissimus,
confermano una crescita del mercato con percentuali a tre
cifre sull'anno precedente (ascoltate le interviste a Marco Ferrario di Bookrepublic
e Marco Croella di
Simplicissimus Book Farm).
Dati che non stupiscono chi segue da tempo l'andamento
dei mercati: raggiungiamo le quote degli USA con i
previsti tre anni di ritardo. E anche il prestito di ebook
dalle biblioteche sta diventando importante (intervista a Giulio Blasi di
Horizon).
Un altro dato significativo: dilagano i romanzi erotici in
ebook. Libreria Rizzoli.it ne elencava ieri
738. Sembra un pettegolezzo, una cosa da dire a bassa
voce, ma la storia parla chiaro: negli anni '70 del secolo
scorso le videocassette porno hanno dato una mano
importante al decollo del formato VHS; lo stesso è
accaduto negli anni '90 con il DVD.
Tutto questo è confortante. Siamo ormai all'anno
uno del libro in formato elettronico. Che, come
indicano le solite statistiche dall'America, incoraggia la
lettura e fa aumentare le vendite. Con buona pace di chi
viene preso dal panico perché trova "troppo
difficile" voltare le pagine degli ebook (vedi Panico digitale? Stiamo calmi e ragioniamo due minuti).
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