Uno stimato professore universitario in fuga
da Milano si rifugia nella Foresta Nera per
scrivere un libro. Che è un memoriale, un
saggio sociologico e psicologico, un manuale
di sopravvivenza contro l'eccesso di
distrazioni e tentazioni digitali.
Il professore è Giovanni Ziccardi, uno
studioso ben noto a chi si occupa del
diritto delle tecnologie. Il libro si
intitola Entro 48 ore, un'esperienza di
downsizing tecnologico, l'editore è
Marsilio.
La storia incomincia quando Ziccardi si
accorge che gli strumenti tecnologici che lo
circondano determinano i suoi ritmi
quotidiani, le sue scelte, i suoi
comportamenti e i suoi rapporti con gli
altri: la sua giornata è scandita dalle
tecnologie.
Non lo dice in modo esplicito, però sente
di essere in una condizione di dipendenza.
Non serve cercare vie di fuga: di fronte a
un ripetersi di comportamenti compulsivi è
necessario un percorso di liberazione
graduale, quasi di purificazione. Come il
recupero di un tossicodipendente.
Ecco quindi il nostro Giovanni che mette
in atto una serie di astuzie per leggere un
intero libro, dall'inizio alla fine, senza
essere interrotto dal telefonino, da un'email,
da una delle mille "notifiche" che
invadono le sue giornate. Poi tocca a un
intero film, a due film. Alla fine raggiunge
un equilibrio che gli consente di usare gli
strumenti digitali e non di essere usato da
essi.
Non è un discorso "contro" le
tecnologie. È un discorso "per"
una vita più naturale, per amicizie reali,
alla scoperta dei ricordi di una vita dal
ritmo spontaneo. Non determinato dal
pensiero di che cosa penseranno "gli
altri" nel non avere una risposta a una
email nel giro di cinque minuti, o
nell'attendere inutilmente l'aggiornamento
di un blog o una pagina di Facebook.
Entro 48 ore è un libro da
leggere per capire come siamo o come
rischiamo di essere in un mondo sempre più
digitale.
Un piccolo appunto sul prezzo dell'ebook:
11,99 euro sono un'ottima scusa per
dimostrare che gli ebook non si vendono.
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