L'interrogativo di Andrea Monti
Un
capolavoro può valere meno di un euro? merita di essere
approfondito. Perché con l'avvento degli e-book cambiano i
termini di riferimento. E i grandi capolavori sono ormai gratis.
Ho fatto una semplice prova con Gomorra di Roberto
Saviano. Forse è un capolavoro, certamente un best seller
e quindi significativo per capire il mercato di oggi.
Su Bol.it è in vendita a 15 euro nel formato originale, a
10 in formato tascabile e a 6,99 in formato e-book.
In formato PDF si può scaricare gratis, da diversi siti,
una copia "pirata".
Ho voluto provare: tre minuti dopo l'inizio della
ricerca, il libro in formato elettronico era sul mio
desktop. L'ho cancellato subito, per una questione di
principio e anche per una sorta di scaramanzia: non vorrei
che i miei libri facessero questa fine.
Ora ripeschiamo una notizia vecchia di qualche
settimana. Un certo John Locke, sessantenne della Lousiana
ed ex-assicuratore, ha venduto un milione di e-book. A 99
centesimi di dollaro la copia. Solo altri sei scrittori,
prima di lui, avevano raggiunto l'ambizioso traguardo
(naturalmente sul mercato dei libri in lingua inglese; da
noi è un'altra storia, se non altro per il numero di
persone nel mondo che parlano in italiano).
Nota a margine: tra tanti che hanno riportato la notizia,
nessuno si è chiesto quale sia il valore letterario delle
opere di Locke...
Domanda: se Gomorra costasse 99 centesimi di
euro in formato e-book, sarebbero così diffuse le copie
pirata? Probabilmente sì, trattandosi di un best seller,
ma forse molti preferirebbero acquistare una copia
regolare.
Obiezione: in Italia gli e-book reader sono ancora poco
diffusi, non molti lettori sarebbero interessati
all'e-book. Giusto. Ma se tanti e-book come quello di
Saviano costassero, ripeto, 99 centesimi di euro, non ci
sarebbero molte più persone disposte a comperare un
e-reader?
Oppure - e qui ritorno al discorso di una settimana fa
- se qualche editore o distributore desse l'e-reader in
omaggio o in bundle con un certo numero di e-book,
il mercato ne avrebbe una spinta notevole. Perché i
problemi che oggi frenano il mercato dei libri elettronici
sono due: il prezzo troppo alto dei dispositivi per la
lettura e il prezzo troppo alto dei libri.
Sul primo punto basta aspettare qualche mese. Quando
anche da noi sarà in vendita il Kindle, a 139 euro, e ci
saranno tanti titoli in italiano nella libreria di Amazon,
il quadro cambierà completamente.
Sul secondo c'è un intoppo: la differenza tra il prezzo
dei libri di carta e gli e-book è ridotta anche perché i
libri elettronici pagano un'IVA molto più alta: il 20 per
cento, contro il 4. Significa che sui dieci euro di Gomorra
in formato tascabile ci sono circa 0,38 euro di IVA,
mentre sui 6,99 dell'-book, ben 1,17 vanno direttamente
nelle casse dello Stato.
Con l'IVA al 4% l'e-book costerebbe 6,06 euro. In
pratica, arrotondando, potrebbe essere venduto a 6 euro
invece che a 7. E' una differenza significativa, ai fini
del mercato? Forse no. Ma se costasse solo 5 euro, cioè
la metà del formato tascabile e un terzo di quello
"normale", non diventerebbe più interessante?
E se costasse quattro, o tre, o anche due euro?
In fondo il costo materiale di un file da scaricare è
vicino allo zero; anche su due euro ci sarebbe un margine
di qualche centesimo di guadagno per tutti i passaggi
della filiera, moltiplicato per un numero molto più alto
di copie (nella prospettiva di un mercato abbastanza
ampio).
Dice Andrea Monti: un capolavoro non può costare poco.
E perché? Un capolavoro (o un best seller) può fatturare
un milione vendendo centomila copie a 10 euro o
duecentomila a 5 euro. Dov'è la differenza? E' che nel
secondo caso il libro avrebbe il doppio dei lettori, con
lo stesso guadagno per la filiera e soprattutto per
l'autore. Se io fossi uno scrittore di best seller,
sceglierei la seconda soluzione.
Lo stesso discorso non si può fare per il libro di
carta, che ha un costo fisso per ogni copia stampata e
distribuita fisicamente. Questo significa che tutto il
mercato dell'editoria deve essere "ripensato" in
funzione del nuovo modo di fare, vendere e leggere i
libri.
Per ritornare ai capolavori: sono disponibili in
formato elettronico, gratis e legalmente, una buona parte
di quelli che sono in qualche modo passati alla storia e
non sono più coperti da diritti. Chiunque oggi può farsi
una sterminata biblioteca di "classici" a costo
zero.
Questa è una novità che cambia la storia della
cultura e ci costringe a rivedere tanti principi che ci
sembrano ancora incrollabili. Come quello che un
capolavoro letterario debba costare più di un
libro-spazzatura. Non sarà il prezzo della singola copia
a segnare la qualità, ma il giudizio del pubblico,
misurato sul numero di copie scaricato.
Nel quale vanno comprese, purtroppo, anche quelle
"piratate". Che forse danno la misura del
successo più di quelle regolari. Ma questo è un altro
discorso, sul quale dovremo ritornare presto.
|