Le cifre delle vendite in
degli e-book in lingua inglese e degli e-reader fanno
impressione, soprattutto considerando la velocità della
crescita. In Italia per ora non sembra in vista niente di
simile. Fino a quando...
Partiamo da alcune notizie.
Amazon ha annunciato che per la prima volta uno
scrittore ed "editore fai da te" ha raggiunto il
milione di e-book venduti. Prima di lui l'ambizioso
traguardo era stato appannaggio di sette noti autori, tutti
sostenuti da grandi case editrici: Stieg Larsson, James Patterson, Nora Roberts, Charlaine Harris, Lee Child, Suzanne Collins e Michael Connelly.
Seconda notizia: il nuovo Nook
(l'e-reader del distributore Barnes & Noble) sarebbe
migliore dell'equivalente Kindle, venduto allo stesso
prezzo (intorno ai 140$). Lo affermano diversi esperti e
la rivista Consumer
Reports (per vedere i dettagli dei test ci si deve
abbonare). E' una novità interessante, perché è la
prima volta che il Kindle ha un vero concorrente sul piano
tecnologico.
Barnes & Noble a sua volta informa di avere venduto
due milioni di e-books. Sembra poco in confronto ad
Amazon, che afferma che nel suo negozio on line la vendita
di e-book per il Kindle ha superato quella dei libri di
carta. Amazon non comunica cifre assolute, ma
probabilmente si tratta di molti milioni di copie.
Terza notizia. La saga di Harry
Potter sarà disponibile anche in formato elettronico.
Dopo molte resistenze, la scrittrice inglese J. K. Rowling
ha deciso che le avventure del maghetto diventeranno
e-book. Ma la distribuzione non si appoggerà ad Amazon o
ad altre piattaforme: ne avrà una tutta sua.
Per capire che cosa significa
tutto questo, dobbiamo tenere presente che quando citiamo
i numeri di Amazon o di Barnes & Noble stiamo parlando
del mercato americano e in generale di quello dei libri in
lingua inglese. Il che significa, a spanne, che un milione
di copie vendute in inglese equivalgono a meno di
cinquantamila in italiano. Forse molto meno, considerando
il numero di persone che parlano la nostra lingua e
i fatturati dei nostri editori.
Comunque si tratta di cifre
impressionanti in relazione al fatto che l'e-book esiste
di fatto da un paio d'anni. E prima del Kindle e del Nook
il mercato dei libri elettronici era sostanzialmente
inesistente. Una crescita di tali dimensioni, in tempi
così brevi, non può essere casuale né dipendere da
azioni di marketing aggressivo. Come quelle di Apple, per
intenderci.
Significa che il mercato "ha
bisogno" di questi prodotti. Ma non degli e-reader,
che sono solo il modesto supporto dei contenuti e hanno il
vantaggio di costare poco (sempre sul mercato USA e in
relazione alle capacità di spesa degli americani). Il
prodotto che "tira" è il libro in formato
elettronico. L'e-reader è la commodity che serve a
usarlo.
A questo punto è naturale
chiedersi se anche il mercato italiano potrà registrare
una crescita paragonabile, fatte le dovute proporzioni. La
risposta è "no", fino a quando gli editori e i
distributori italiani non metteranno in vendita gli e-book
a prezzi sensibilmente inferiori a quelli delle edizioni
di carta - anche tenendo presente l'iniqua IVA al 20%. E
fino a quando non venderanno gli e-reader a prezzi più
accessibili (vedi E-bo...ok, il prezzo
è ingiusto).
Fino a quando? Appunto.
Probabilmente fino a quando Amazon non sbarcherà in
Italia anche con gli e-book. E la sua home
page ".it" sarà come quella
".de". Non occorre sapere il tedesco per
intendere di che cosa sto parlando: il Kindle in primo
piano a 139 euro. Allora dalle nostre parti capirà la
questione anche chi oggi non capisce o non vuole capire.
Basta aspettare qualche mese.
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